Freewheelin
il Blog di Daniele Rizzo
venerdì 24 aprile 2015
C'mon Renzi, give me five!
Bilancio del viaggio di Renzi negli USA:
1. Sparisce il taglio degli F-35 dal Def (li compreremo tutti fino all'ultimo)
2. La missione italiana in Afganistan viene prolungata di altri 6 mesi (altri soldi italiani per le guerre statunitensi)
3. Respinte tutte le richieste italiane sul caso Libia (gli emigrati li possono respingere solo loro)
4. Obama si becca una cassa di vini (tanto il culo glielo abbiamo già dato)
Ora è comprensibile che Barack sia felice, ma Renzi che cazzo c'ha da ridere?
Ciliegina sulla torta: per tutta la durata dell'incontro l'amministrazione Obama si è guardata bene dall'informare la delegazione italiana della sorte del povero Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano ucciso in Pakistan da un raid della Cia; la notizia arriverà a Renzi solo dopo il suo ritorno in Italia, all'ultimo minuto, con la motivazione che noi italiani “non siamo sufficientemente affidabili nel gestire informazioni riservate”.
mercoledì 1 aprile 2015
Suicidio alla Tedesca
Va bene ammazzarsi ma portare con se
altre 150 persone che senso ha? Che ti hanno fatto di male? È colpa
loro se la tipa ti ha lasciato? Se sei mezzo cieco? Oppure se hai il
cazzetto microscopico come tutti i tedeschi? È vero, queste cose le
fanno anche i terroristi islamici ma loro hanno la scusante della
religione: insomma se sei convinto che per far contento un essere
supremo che ha creato l'universo bisogna farsi saltare in aria
uccidendo quante più persone possibile è chiaro che sei infermo di
mente, nessun tribunale potrà mai condannarti. Come quello che dava
fuoco ai palazzi perché glielo ordinava uno gnomo: ora è in cura da
uno specialista; lo gnomo invece è ancora a piede libero. Ma non
divaghiamo.
Quello che intendo dire è che solo una
mente crudele e disturbata ma allo stesso tempo fredda e calcolatrice
avrebbe potuto attuare questo terribile gesto: lo potremmo chiamare
suicidio alla Tedesca. Ecco adesso qualcuno inizierà a storcere la
bocca. Razzista! Direte. Ma questo non è razzismo. Come scrive Jan
Fleischauer nel suo articolo “Omissione di soccorso all'italiana”
pubblicato dal “Der Spieghel” il 23 gennaio 2012 all'indomani
della tragedia della costa concordia: “Il carattere nazionale è
un po’ come le disparità fra i sessi. Anche se sono state abolite
da tempo, nella vita quotidiana ci andiamo a sbattere continuamente
contro.” E com'è il carattere
dell'uomo italiano secondo l'autorevole opinione del saggio Jan? “È
un uomo dalle azioni plateali e che gesticola mentre parla. In linea
di massima si dimostra innocuo, ma non lo si dovrebbe fare avvicinare
troppo ai macchinari pesanti.”
E come dargli torto? Donne e italiani non sono fatti per i mezzi a
motore, dovrebbero stare in cucina invece, quello è il loro posto:
le cose serie bisogna lasciarle ai veri uomini; ai tedeschi!
Quindi, cari miei lettori, per una
volta liberiamoci dei nostri preconcetti perbenisti e siamo sinceri:
qualcuno si è meravigliato che il pilota coinvolto nella tragedia
dell'airbus fosse tedesco? Qualcuno riesce a immaginare che un pilota
italiano o, meglio ancora, uno greco avrebbero potuto compiere un
simile gesto? Dai immaginatevi la scena: un pilota italiano affetto
da depressione non si suiciderebbe mai portando con se 150 persone
innocenti, non è da noi. Molto più probabilmente si sarebbe
ubriacato di vino perdendo l'aereo. Stessa cosa per il greco, al
massimo lo avrebbero trovato sbronzo di ouzo a ballare il sirtaki nel
vano bagagli. Invece i tedeschi son fatti così, precisi, certosini e
un po' megalomani. E poi hanno questo brutto vizio, che a quanto pare
non riescono a sradicare: finiscono sempre per mettere uno
psicopatico al comando.
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